Le terre del Olio e del Vino Stampa

A due passi da Roma .

Eppure la metropoli capitolina sembra distare mille miglia da questi luoghi incantati dove silenzio e relax sono le cifre stilistiche di un territorio che già gli antichi Romani avevano imparato ad amare e apprezzare.

Terre degli Equi famose per la bellezza delle sue donne e la bontà dei suoi prodotti.

Primo tra tutti l’olio che qui si esprime con una delicatezza che lo rende partner ideale per tanti piatti ai quali offre il prezioso contributo di uno stile inimitabile.

E, dopo aver deliziato il palato, lasciate che anche gli occhi godano di un paesaggio fiabesco e di bellezze artistiche come la Chiesa di San Pietro a Poli, il suggestivo Castello Orsini di San Polo dei Cavalieri o i resti della Villa di Orazio a Licenza; Dalla Valle della Sabina ai Colli Predestini e tutta la Valle dell’Aniene.

Per due giorni il cui ricordo vi accompagnerà per molto tempo… almeno fino alla prossima volta che tornerete.

Il vino rappresenta uno degli elementi fondamentali della Terre degli Equi .

In particolare i Colli Predestini  è zona di Cesanese, considerato il vitigno principe della realtà enoica laziale.

Qui lo troviamo nei due territori di Olevano Romano e di Affile, che offrono due interpretazioni diverse dello stesso vino.

Da non tralasciare il Vino di San Vito Romano al confine con la Valle di Giovenzano.

Quello di Affile, prodotto in purezza, si caratterizza per il suo rosso rubino intenso, per il naso importante e ben delineato in cui sentori di frutta rossa e intense speziature regalano un mix assai riuscito.

Il Cesanese di Olevano risulta dall’abbinamento tra quello di Affile e il Cesanese Comune.

Il risultato è un vino rubino, tendente al granato con l’invecchiamento, con un bouquet intenso e raffinato al tempo stesso.

Ma un tour nella zona non può prescindere da importanti siti archeologici come la Cisterna Romana di Affile e la villa di Traiano di Arcinazzo.

Da non mancare una visita nel suggestivo Castello Orsini di Sant’Angelo Romano e al querceto della Serpentara, il boschetto di serpenti, a nord di Olevano, in cui sorge Villa Serpentara un piccolo “rifugio di montagna” costruito nei primi anni del XX secolo e donato nel 1914 all’Accademia delle Arti di Berlino che offre ospitalità agli artisti da questa inviati.